Il Fuseum di Perugia ha ospitato domenica 5 novembre un’avvincente performance di musica elettronica sperimentale che ha avuto come protagonista il compositore e violinista umbro Fabio Imbergamo e ha raccolto ottimi apprezzamenti da parte del pubblico.
“Dal silenzio al suono”, questo il titolo del programma proposto da Imbergamo, si è incentrato su una serie di sue recenti composizioni (risalenti al 2022-2023), eseguite tramite un set-up di strumenti elettronici, nelle quali si sono intrecciati elementi musicali solo in apparenza discordanti: ritmo ed assenza di ritmo, consonanza e dissonanza, onde periodiche e non-periodiche.
Fabio Imbergamo ha aperto il concerto con il brano “Dal silenzio al suono” evocando un panorama sonoro nato dopo un periodo di silenzio, in cui i suoni nascono come dal nulla e, lentamente, da dissonanti diventano consonanti e viceversa. Nella parte centrale della composizione si è sviluppato un “dialogo” sonoro fra due oscillatori che, come due pennelli, hanno dipinto onde sonore in movimento.
Catturando sin dall’inizio l’attenzione del pubblico, il percorso è continuato con “Ritmo e stasi”, realizzato con alcuni software per modelli fisici ed un sequencer euclideo, che è stato caratterizzato dal contrasto fra un ritmo continuo di 15 pulsazioni e momenti di stasi nei quali l’ascoltatore si è trovato ad “ondeggiare” cullato da un’onda sinusoidale pura.
Particolarmente pregevole per le modalità di elaborazione e per il trattamento del materiale sonoro, la suite in cinque momenti “Light and darkness” che ha descritto paesaggi sonori contrastanti. Nel far emergere il conflitto fra i diversi piani musicali, Imbergamo è riuscito a tratteggiare con grande efficacia la lotta fra ciò che trasmette luminosità e ciò che, al contrario, trasporta nel disagio e nell’assenza di ottimismo. Il suggestivo brano ha ben evidenziato attraverso metafore sonore le difficili condizioni mentali ed emotive dell’epoca in cui viviamo.
Dopo l’esecuzione di “Soft Drone”, appartenente al genere della “drone music” e realizzato con uno specifico software in grado di generare il suono di 1000 oscillatori, producendo sonorità particolari e profonde, l’apprezzato concerto si è concluso con “Guglie risonanti”, creazione basata su un tema tonale. Il brano si è avvalso di suoni prodotti da un sintetizzatore in sintesi additiva (che l’ascoltatore ha identificato con un organo a canne) e della presenza di movimenti di suoni più astratti, prodotti da un sintetizzatore in sintesi sottrattiva, percepiti come effetti sonori provenienti da altre dimensioni. Questi ultimi modulati all’interno dello spettro sonoro con repentine salite e discese a forma di “guglia”, si sono alternati all’’organo” in un continuo crescendo di sonorità dinamiche e luminose di grande impatto.
Fabio Imbergamo, che, dopo il diploma in Violino, ha conseguito la Laurea in Musica Elettronica presso il Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia nel 2002, nello stesso anno si è classificato al XXIV Concorso Internazionale di Musica Elettroacustica “Luigi Russolo” con un brano per nastro magnetico. Nel 2003 ha frequenta i Corsi di “Sound Design e Regia del Suono” con Hubert Westkemper, presso lo “Studio AGON - Acustica Informatica Musica” di Milano.
Numerose le esecuzioni pubbliche dei suoi brani in concerti presso per l’Istituto Gramma-Associazione di Informatica Musicale Italiana (L’Aquila), il Conservatorio Statale di Musica di Perugia – Cattedra di Didattica della Musica con Tecnologie Informatiche e la Organisation de Musiques & Recherches et Università de Lille3 (Bruxelles).
Nel 2008 ha realizzato “Musica dall’infinito”, spettacolo di musica-video-recitazione, recensito dalla prestigiosa rivista scientifica “Planetarian” che lo ha definito come esempio di performance in cui «...la musica eseguita dal vivo, le immagini e la recitazione trasportano lo spettatore in una dimensione fatta di spazio, suoni e corpi celesti». Recentemente Fabio Imbergamo è stato ospite della trasmissione “Open Space” su Dot Radio che ha dedicato al musicista una puntata speciale ripercorrendo la sua carriera artistica e proponendo un’intera playlist di sue composizioni di musica elettronica.
