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Gronge-X: una variabile impazzita al Rework
Inviato da UmbriaNoise il 4 Febbraio 2015.

 

Gronge-X: una variabile impazzita al Rework

Intervista a Marcho Bedini, fondatore, batteria e voce dei Gronge, che porteranno il loro improp-radical-tour sul palco del Rework il prossimo 5 febbraio

Il prossimo 5 febbraio al Rework di Sant’Andrea delle Fratte (PG) si svolgerà la prima tappa del release tour di Gronge-X. Una formula tutta nuova, basata sul coinvolgimento di musicisti locali e che presenterà l’uscita di “Manuale di Improvvisazione per Giovani Socialisti”.
Abbiamo provato a farci spiegare il significato della variabile “X”, il “mutoidismo” e l’improvvisazione dal rappresentante di questo collettivo di "technopunkcabaret" per arrivare preparati alla detonazione di giovedì prossimo.

Prima di tutto la parola Gronge cosa significa? E Gronge –X nel 2015 può essere considerato un neologismo o un arcaismo nel panorama musicale italiano?
Gronge-X Gruppo Mutante, fondatore del mutoidismo (i cui precetti sono presenti nel CD di prossima pubblicazione), hanno genealogicamente visto la luce nella metà esatta degli anni ’80. Ne raccolgono gli umori, i sapori e le tendenze, assemblando intorno a 4 individui stradaioli alle prime armi con la musica e le arti visive in genere una sorta di nave spaziale con la quale navigare attraverso le mode, senza farsene troppo intimorire.
La “X” è da intendersi come variabile e quindi anche come probabile elemento di mutazione. Viene aggiunta nel 2014, anno in cui si decide i abbandonare definitivamente la sala prove e le relative noiosissime e pesantissime ripetizioni alla ricerca del pezzo giusto.

Giovedì 5 febbraio partirà dal Rework di Perugia il vostro release tour. Da quel che si avverte, non si tratterà di live organizzati specificatamente per presentare l'uscita di un cd, come di solito avviene tra gli ingranaggi standard della musica. Dove risiede la singolarità degli eventi che andate a proporre? E perché un perugino amante della musica live dovrebbe “rischiare” la sua patente, per venire a vedere Gronge-X al Rework?
La singolarità dei live è rappresentata proprio dall’incognita X, costituita di volta in volta da altri elementi musicali che intervengono sul tappeto Gronge, immettendo la loro personale visione con qualsiasi strumento agiscano.
Il risultato dei live, come potete immaginare, cambia di volta in volta e naturalmente risulta decisivo il contributo esterno ma anche quello interno e della relativa amalgama che si riesce ad ottenere. Vi posso assicurare che delle 12 performance impro-radical-pop che costituiscono l’osso del CD nuovo forse un paio a malapena erano evitabili. Ma per la maggior parte è roba esplosiva, guagliò, da rimanere muti per una settimana.

Ho letto che siete impegnati in una vera e propria “compilazione” di un Manuale per l'improvvisazione che porta una sigla M.I.G.S. (Manuale di Improvvisazione per Giovani Socialisti). Le prime due parole della sigla già appaiono poco congruenti tra loro (di solito chi improvvisa non usa un manuale, o sbaglio?). Le perplessità maggiori però risiedono nella seconda parte della sigla … Giovani Socialisti sono i requisiti da voi individuati per delineare i probabili fruitori di questo esperimento, o si tratta di una provocazione premeditata verso alcuni aspetti critici della società attuale?
Ovviamente il Manuale di Improvvisazione per Giovani Socialisti è un ossimoro poiché apparentemente l’improvvisazione non si codifica, ma scherzandoci su magari qualche impenitente jazzista modaiolo potrebbe andare in fondo alla questione, pensando di poterlo scrivere veramente!
Per quello che riguarda Gronge, e quindi me in prima persona (che non dormo la notte e quindi qualcosa devo fare), avrei dedicato a questi improbabili socialisti un vademecum che poco avrebbe a che fare con la musica. E non è detto che prima o poi non lo faccia.

Per intraprendere questo processo “mutante” che coinvolge l'esperienza Gronge X, vi siete ispirati a modelli già esistiti in passato magari oltre i confini nazionali?
A chi ci siamo ispirati? Storicamente, prima di Gronge-X si è parlato di collettivo musicale (lavandomi la bocca con il Colgate) solo per i grandissimi Area. Altra cosa, altri tempi, ma erano comunque i tempi in cui le frequenti defezioni di musicisti e il coinvolgimento di altri generava quel nostro particolare girare la zuppa che spesso forniva ottimi risultati. Come in altri casi, più eclatanti del nostro, trasformare partendo da una mancanza ci fece ritrovare all’interno di una gabbia di matti che per qualsiasi decisione si muoveva solo per alzata di mano. C’erano dei momenti in cui tra musicisti, attori, proiezionisti e cazzi vari si arrivava alle 13-14 unità…più collettivo i così!!

Rimanendo nell'ambito dell'ispirazione, dal 1985 ad oggi, in Italia siete considerati una pietra miliare ben incastonata nel panorama indipendente nazionale e soprattutto della musica autoprodotta. Arrivati al 2015 vi sentite di poter rappresentare una fonte di ispirazione a vostra volta per le band emergenti?
Non lo so se questo nostro personalissimo stravolgimento potrà derivare qualche epigono. Questo ce lo diranno i “poster” a breve.
Ma è più probabile che nessuno ci caghi e così noi potremo tranquillamente continuare a vagheggiare nel cosmo blu…

Due anni fa l'etichetta giapponese “On Records” si è messa sulle tracce dei Gronge per ristampare uno dei vostri lavori storici (“Cremone gigante per soli adulti”). Quali sono state le vostre impressioni dopo l'apertura al pubblico giapponese? Vi sentite destinati a quel mercato definitivamente o ancora considerate l'Italia la piazza principale dove far apprezzare i vostri lavori?
Stampe e ristampe…l’etichetta giapponese (alias Leonardo Marrone, nostro nume tutelare) ha ristampato un grande inedito fine ’80 costruendogli attorno un packaging meraviglioso. “Cremone gigante per soli adulti” sta girando al 30% in Japan e per il restante in Italy.
Per quello che riguarda le prossime ristampe, l’etichetta abruzzese “Danze Moderne” sta per realizzare la riproposizione dei nostri primi 3 album più 2 brani pre-Gronge del 1983. Il nuovo album MIGS, sempre per “Danze Moderne”, viaggerà con noi in questo improp-radical-tour che avrà il suo vernissage, appunto, al Rework di Perugia (grazie all’impegno del mitico Marga) e proseguirà nel Centro Sociale XM di Bologna. Poi toccheremo il nostro amato Forte Prenestinico con la rappresentanza musicale presente nel CD ed effettueremo il finissage al Cellar Theory di Napoli.

Nei prossimi giorni, quindi, sarete impegnati, oltre che a Perugia, in grandi città e nel vostro “quartier generale” capitolino. Cosa accadrà ai Gronge dopo aver ultimato queste date?
Boh?! Diciamo che, facendo le corna, dovrebbe essere solo l’inizio dei festeggiamenti del nostro trentennale. E il fatto che partano nel mese di carnevale la potrebbe dire più lunga di qualsiasi sperequazione!

Ci vediamo al Rework!

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