Nasciamo inizialmente come trio di idee, come progetto di inediti tra tre colleghi musicisti
impegnati in diverse situazioni. Dalle prime bozze il risultato fu entusiasmante, convenimmo
però che avremmo avuto maggiore soddisfazione da un approccio più diretto, creando una band
al completo. Una delle prime necessità fu quella di trovare un nome, tra le tante differenze
fra noi scoprimmo piacevolmente che in comune avevamo un estremo e non troppo inglese “sense
of humor”: decidemmo così di optare per Allucinazione. Può essere inteso in senso comune come
percezione reale di ciò che è solo immaginario, come qualcosa di misterioso e legato ad
esperienze mistiche, oppure intenderlo nel nostro senso di iperattività dei ditoni dei piedi!
Un semplice gioco di parole che contraddistingue il nostro modo di stare insieme.
Uno degli aspetti fondamentali che ha influenzato il nostro approccio musicale è l’equilibrio
con cui cerchiamo di combinare quelli che noi consideriamo gli ingredienti della nostra musica:
la qualità tecnica del Rock con la semplice, ma intimista comunicabilità della musica leggera
e d’autore italiana. Non neghiamo (anzi ne andiamo orgogliosi) di ispirarci spesso e volentieri
al genuino rock di una volta, quello caro agli anni '80 per intenderci. Qualcuno ha definito il
nostro come “Hybrid Rock”: in effetti ognuno di noi contribuisce alla composizione musicale con
le proprie esperienze, ascolti e studi musicali anche molto diversi tra loro, ma tutti accomunati
dalla voglia di fare rock, appunto.
Come tutte le band del mondo, il nostro percorso musicale inizia dai locali e dalle piazze della
verde Umbria con un ampio repertorio di cover blues, pop e rock (Jimi Hendrix, Toto, Steve Ray
Vaughn, Gary Moore, tanto per citare alcuni nomi di rilievo), ogni tanto “cosparso” di qualche
brano inedito composto nelle estenuanti, ma esilaranti sedute in sala prove. Tanti live nei locali
della nostra provincia e sui palchi del 1° Maggio tra Perugia e Terni, numerosi concorsi musicali
in Umbria e in giro per l’Italia, DemoRai pubblica sul web e trasmette su RadioRai due nostri brani
inediti. Questi appena citati sono i passi più rappresentativi della nostra “gavetta” trascorsa tra
piccole e grandi soddisfazioni.
Nelle nostre composizioni cerchiamo sempre di ricercare un’entità precisa. Spesso ci ritroviamo tra
di noi a conversare di situazioni di vita vissuta parlandone, nel bene e nel male, sempre con una
certa ironia e arrivando inevitabilmente al cosiddetto “lieto fine”. Siamo quindi sempre in cerca
della positività per affrontare ogni evento della nostra vita. Questo cerchiamo di trasmettere al
pubblico: messaggi di speranza ed emozioni positive, quelle stesse emozioni provate nel comporre i
nostri brani, il tutto con la massima naturalezza possibile.
I nostri progetti per il futuro sono … il presente! Dalla stretta collaborazione con il nostro
produttore Giorgio Speranza è nato “Rumore”, il nostro primo disco (2012). Dieci brani inediti,
frutto di anni di amicizia, di sale prova, di sessioni in studi di registrazione, di serate live.